Nei precedenti due post abbiamo visto come realizzare nella parte 1 un acquedotto pubblico (su strada pubblica) nella seconda parte invece abbiamo visto la prima diramazione di un acquedotto privato, ho posto diverse immagini tra cui questa dove illustravo il progetto di un nostro intervento edilizio (la Residenza "Cristallo" di Occhieppo Inferiore) e quel reticolato rappresentano (almeno in parte) le utenze necessarie ad approvvigionare un complesso immobiliare di 18 unità immobiliari, ed è particolarmente complesso come la foto sotto mette in risalto.
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1. Progettazione utenze Residenza Cristallo
Qui vi lascio una carrellata di foto che individuano le problematiche varie occorse in sede di realizzazione dei quelle utenze: Nella foto una nicchia con sportello utenza gas (sulla parte destra) affiancato da un utenza elettrica (sulla sinistra), entrambi serventi della stessa unità immobiliare. Da notare sotto il passaggio della linea telefonica in passa-cavo corrugato rosso da circa 120 Ø mm e passaggio della linea TELECOM ed ENEL (vedi foto 2,3 e 4) e sono state inserite in questo post, giusto per far capire la complessità dell'opera dovendo realizzare il nostro complesso residenziale.
2. Posizionamento delle tubazioni corrugate TELECOM ed ENEL
3. Altra vista di tubo corrugato
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4. Vista estesa dei tubi corrugati TELECOM ed ENEL
Dalla foto 5 torniamo subito a parlare di acquedotto, quali sono i criteri da adottare per il dimensionamento delle rete di distribuzione dell'acqua.
CALCOLO DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE.
Il dimensionamento della rete di distribuzione deve garantire che l'apparecchio posto nelle condizioni più sfavorevoli di utilizzazione sia alimentato con il prescritto valore di portata durante i periodi nei quali nella rete si verificano le punte massime di domanda.
Il dimensionamento deve essere fatto sulla base dei seguenti dati:
- portata massima contemporanea per ogni tronco e per l'intera rete (corrisponde alle condizioni di esercizio più gravose);
- massime velocità ammissibili all'interno delle tubazioni;
- pressione di esercizio necessaria.
CALCOLO DELLA PORTATA D'ACQUA MASSIMA CONTEMPORANEA
Per portata massima contemporanea si intende il valore massimo della portata contemporaneamente disponibile per tutte le utenze, o per una parte di esse, servite da una distribuzione, per tutta la durata del periodo più critico (periodo di punta).
La portata massima contemporanea si calcola considerando il numero complessivo delle utenze e per ognuna di esse:
- le caratteristiche dimensionali e funzionali;
- la portata nominale, ossia la minima portata di cui deve poter disporre con una pressione dinamica a monte non minore di 50kPa;
- la durata del tempo di uso nel periodo di punta.
Il metodo da utilizzare per il calcolo è quello detto delle unità di carico (UC). Ad ogni punto di erogazione corrisponde un determinato valore di UC. Sperimentalmente è stato definito il rapporto fra unità di carico (UC) e portate d'acqua (q) ossia in termini matematici la funzione q = f(UC) per i due tipi fondamentali di distribuzione: con vasi dotati di cassetta e con vasi dotati di rubinetto a passo rapido o flussometro.
La norma UNI 9182 riporta le curve che rappresentano graficamente tali funzioni unitamente alle tabelle che forniscono le unità di carico per punto di erogazione e alle tabelle che danno i valori delle portate in corrispondenza delle unità di carico.
Per il calcolo si procede nel modo seguente:
- si assegna per ogni punto di erogazione il valore delle UC sezione per sezione procedendo sino al punto di alimentazione. Nel caso di più apparecchi installati in uno stesso locale è necessario tenere conto della non contemporaneità di utilizzo;
- si converte il valore delle UC in portate espresse in l/s e si sommano tali portate a quelle delle eventuali utenze di tipo continuo (raffreddamenti, umidificatori di apparecchi per il condizionamento dell'aria, innaffiamenti, irrigazioni e simili)
Nella tabella sotto ecco un tabella per unità di carico per le utenze delle abitazioni private.
CALCOLO DEI DIAMETRI DA ADOTTARE PER LE TUBAZIONI.
Il diametro da assegnare ad ogni tubazione è funzione della portata massima contemporanea Qmax;attribuita alla tubazione e della velocità massima ammissibile Vmax dell'acqua all'interno della tubazione stessa.
Note Qmax e Vmax è possibile dimensionare in prima approssimazione un diametro interno delle tubazioni tramite la formula, valida se si utilizza il Sistema Internazionale di unità di misura.
Dint = diametro interno
Nel caso si esprimano la portata Qmax in litri al secondo, la velocità Vmax in metri al secondo e il diametro in pollici, la formula diventa:
Il diametro interno così ricavato, deve essere arrotondato per eccesso alla categoria merceologica dei tubi in commercio. E' possibile in alternativa alle formule sopra indicate, utilizzare apposite tabelle riportanti le portate di tubi in acciaio in funzione del loro diametro nominale in una tubazione in funzione del diametro e delle unità di carico. Per il dimensionamento delle diramazioni interne delle cucine o dei bagni non è necessario utilizzare formule o tabelle. La buona pratica suggerisce di utilizzare tubi di diametro 1/2" per tutti gli apparecchi sanitari ad eccezione di passi rapidi o flussometri per cui si utilizzano normalmente tubi 3/4" 0 1". E' buona norma collegare gli apparecchi dotati di flussometro direttamente alla colonna sottostante.
(Fonte tabelle e spiegazione: MANUALE DEL GEOMETRA E DEL LAUREATO JUNIOR; Proctor Edizioni)
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